DEA – Dance, Exhibition & Arts
Dicembre 19, 2023Percorso di arti condivise nella mostra personale
di Simona Gasperini ispirata a Jia Ruskaja
a cura di Gianluca Bocchino
21 dicembre 2023 – 21 gennaio 2024
Impact Hub Roma, Via Palermo 41, 00184 Roma
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza presenta DEA – Dance, Exhibition & Arts, l’iniziativa all’insegna dell’arte coreutica nel nome di Jia Ruskaja – fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza – dedicata alle arti performative e visive quali pittura, poesia, danza, musica e videoarte. L’evento è a cura di Gianluca Bocchino, con la direzione artistica di Chiara Zoppolato.
In occasione dell’evento, dal 21 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024, negli spazi di Impact Hub Roma, saranno esposte tre installazioni dell’artista Simona Gasperini ispirate a Jia Ruskaja: ad accompagnarle, le poesie di Maria Novella Tasselli che dialogano con le opere di Gasperini. Durante il vernissage e il 13 gennaio 2024, Maria Cecere ed Erica Modotti insieme a Angela Di Fede e Luca Marchi eseguiranno alcune coreografie partendo da uno studio sull’orchestica ruskajana, con musica dal vivo a cura del Duo Michieletto (violino Cecilia Michieletto, violoncello Greta Michieletto) dell’Orchestra Giovanile Fontane di Roma.
Nel percorso, la videoistallazione di Fabio Caputo e Annamaria Cuzzelli, ispirata all’inedito ruolo di attrice-danzatrice di Jia Ruskaja nel film Gli ultimi giorni di Pompei (1926).
Il 21 dicembre ed il 13 gennaio sono previste due performance, la prima alle ore 18:00 la
seconda alle ore 19:30.
Il parterre di nuovi e giovani artisti conclude la programmazione del progetto “Bellezza” (2023) dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
“DEA propone una sinergia delle arti – afferma Gianluca Bocchino, curatore del progetto – suggestioni antinomiche vissute tra mancate impressioni e psicosi magiche collettive, ispirate alla ‘dea’ Ruskaja, icona, codice e logos da cui il tutto si genera adesso come allora quando fu fonte di ispirazione per Giacomo Balla, Fortunato Depero e per scultori come Egle Pozzi Biginelli ed Herbert von Ledermann-Wartberg, grazie a nuovi e giovani artisti”.
Bellezza: il fascino Ruskaja
Giugno 2, 2023Mostra di pittura
Opere di
Simona Gasperini
Leonildo Bocchino
A cura di
Adele Della Sala
8 giugno 2023
Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza
Via delle Terme Deciane 15/A – ROMA
L’arte figurativa per Jia Ruskaja è sempre stata un importante veicolo di Bellezza, laddove l’osservazione e la contemplazione dell’arte pittorica e scultorea di ogni epoca è stata fonte di ispirazione per la sua poetica coreutica. In particolare le sue prime composizioni di danza si ispiravano a bassorilievi ellenici e alle decorazioni figurative della ceramografia greca.
È stata Ruskaja stessa fonte di ispirazione per numerosi artisti a lei contemporanei, da Giacomo Balla a Fortunato Depero, fino a scultori come Egle Pozzi Biginelli e Herbert von Ledermann-Wartberg.
Così come nel 1949, all’indomani della nascita dell’Accademia Nazionale di Danza, Ruskaja bandisce (unitamente con il Ministero dell’Istruzione) un Concorso per un quadro e una scultura di danza per richiamare l’attenzione sui problemi di interpretazione della danza attraverso la lente privilegiata delle arti figurative.
Su questa scia, la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, ha inteso realizzare all’interno del Galà Ruskaja una prima mostra di pittura dal titolo Bellezza: il fascino Ruskaja.
I due artisti coinvolti, Simona Gasperini e Leonildo Bocchino, si sono lasciati ispirare dalla Bellezza di Ruskaja declinando la loro arte pittorica a favore dell’icona ruskajana.
Nella mostra, allestita presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, oltre ad una esposizione di opere figurative, di cui alcune inedite commissionate appositamente per l’occasione, sono esposte anche opere d’arte appartenute alla danzatrice e che oggi fanno parte del patrimonio FAND.
Note sugli artisti
Simona Gasperini è un’artista visiva che ha iniziato a cimentarsi con le mostre con il Collage a partire al 2009: da allora ha ricevuto consensi e critiche positive un po’ ovunque. Vanta una grande esperienza come insegnante e attivatrice culturale presso l’associazione Ultrablù e presso enti di notevole importanza sociale, come Comunità Capodarco (ente di servizi sociali dedicati alla disabilità fisica e mentale minori in stato d’abbandono disagio giovanile famiglie a rischio immigrazione), il CEIS (centro italiano di solidarietà fondato da Don Mario Picchi e dedicato alla cura e all’accoglienza di persone fragili), Ecad (Ebraismo culturale e arti drammatiche legato all’università di Tor Vergata). La sua lunga esperienza professionale la rende perfetta per progetti che mettono l’arte al centro di un discorso umano profondo e inclusivo.
Leonildo Bocchino artista sannita dalla vocazione figurativa; ha appreso dalla scuola di Francesco De Cesare (1940-1993) il piacere per la combinazione dei colori primari e secondari, invadendo le sue tele di figure enormi, non perfette, dal sapore metafisico, senza dimenticare una vena di puro astrattismo. Inizia la sua attività negli anni Sessanta partecipando a concorsi e mostre collettive. La sua poliedricità cromatica lo porta ad esporre in numerose città italiane ed estere (Napoli, Cremona, Piacenza, Roma, Pompei, Parigi, etc). L’equilibrio e l’armonia sono la sua priorità per questo nascono le Grandi Mostre Tematiche: Pompei: emozioni, sognando miti ed eroi (1996); Etruschi: nel Microcosmo dell’Etruria (2005); Sanniti: luci e colori di Leonildo Bocchino (2009); Genius loci (2015); La traviata a colori (2018); Tosca (2021); Jesus Christ Multicolor: i colori di un Dio (2022).
Incontro con gli studenti
Giugno 2, 2023in occasione della realizzazione del volume Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza in collaborazione con la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza di concerto con la Direzione Artistica dell’Accademia Nazionale di Danza, in occasione della realizzazione del volume Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino (NeoClassica Editore), ha programmato due incontri con gli studenti dell’Accademia, al fine di far conoscere nuove inedite informazioni sino ad ora sconosciute sulla fondatrice dell’AND.
I due incontri sono aperti a tutti gli studenti dell’Accademia con particolare riferimento a coloro che intendono conseguire i CFA. Pertanto si ricorda agli studenti che è necessario seguire entrambi gli incontri. Essi sono così suddivisi:
- Mercoledì 31 maggio ore 18-20 presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza;
- Giovedì 8 giugno ore 17:30-19:30 preso il Teatro Ruskaja dell’AND.
Galà Ruskaja
Giugno 2, 2023Nel segno della Bellezza
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza nel percorso della sua programmazione triennale, quest’anno ha affrontato il tema Bellezza declinandolo attraverso la figura della sua fondatrice Jia Ruskaja.
L’evento inaugurale di tale programmazione si svolgerà giovedì 8 giugno 2023 alle ore 17.30 presso il Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza.
Durante l’evento sarà presentato al pubblico il Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino.
Il volume – edito da NeoClassica e in libreria dal 15 giugno – costituisce la prima biografia scientifica contenente informazioni e fotografie inedite della danzatrice tartara, giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko.
L’evento è realizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto 2023 “Bellezza” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
L’evento vede il Patrocinio della Regione Lazio.
Sino ad oggi non era stato possibile ricostruire il suo percorso storico-biografico, per via delle scarse fonti certe; ma con il ritrovamento di nuovi documenti, conservati presso l’Archivio Storico della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza – in cui è convogliato anche l’Archivio privato di Ruskaja – l’autore Gianluca Bocchino ha riportato nel libro in maniera rigorosa la vita di una delle figure più discusse del XX secolo.
Danzatrice, coreografa e teorica della danza fondò l’Accademia nel 1948 e successivamente, nel 1963, L’Opera dell’Accademia Nazionale di Danza oggi Fondazione, per prestare assistenza morale e materiale agli studenti.
Grazie alle conoscenze teorico analitiche, intrecciate con le pratiche e la ricerca, Ruskaja ha creato l’impostazione pedagogica e il percorso formativo che oggi sono alla base degli studi coreutici: la sua indagine aperta a un’ottica internazionale fu anticipatrice dell’impostazione universitaria che ha oggi l’Accademia Nazionale di Danza.
“La Signora” – così la chiamavano le sue allieve, di cui il volume è ricco di testimonianze – è stata diva e icona glamour della danza libera italiana; ha intessuto rapporti pubblici e privati con le maggiori personalità della cultura, dell’arte e della politica del Novecento; ha conosciuto politici e statisti come Dino Alfieri, Giuseppe Bottai, Gaetano Martino, Aldo Moro, Giulio Andreotti. Ha ballato con Anita Amari, Cia Fornaroli, Charlotte Bara. Ha convolato in seconde nozze con Aldo Borelli, direttore dal 1929 al 1943 del Corriere della Sera. È stata ritratta da Fortunato Depero, Giuseppe Amisani, Giacomo Balla, Enrico Prampolini. A lei hanno dedicato poesie Trilussa, Aldo Palazzeschi, Maria Brusati Ferrario.
Il libro racconta in maniera scientifica senza tralasciare il lato romantico e avventuroso, la vita di una donna dalla personalità volitiva e attraente, la cui intelligenza e sagacia le hanno concesso di entrare nel mondo coreutico a partire dagli anni del Futurismo, per ritrovarsi regina della danza nel ventennio fascista, superando con non poche difficoltà la Seconda guerra mondiale ed entrando negli anni repubblicani attraverso un savoir-faire dal sapore democristiano.
La sua forte personalità, sintesi di varie epoche, etnie e temperamenti l’hanno resa Jia Ruskaja, la dea danzante.
Durante la serata saranno eseguite due coreografie ruskajane tratte dal celebre film Giuditta e Oloferne (1928) di Baldassarre Negroni, di cui la stessa Ruskaja fu protagonista. Le danze sono state ricreate impegnando due giovani studenti dell’Accademia Nazionale di Danza (Erica Modotti e Simone Martinelli) sia nell’interpretazione, sia nella ricostruzione degli abiti di scena.
I giovani artisti hanno studiato e analizzato i brani e hanno condotto una ricerca sullo stile coreutico della danzatrice tartara, coadiuvati dall’esperienza esperienza di allieva di Ruskaja di Chiara Zoppolato, che li ho supportati e seguiti nella ricostruzione.
Infine, la FAND ha incaricato un giovane dress designer per la realizzazione degli abiti di scena – perduti – indossati da Ruskaja nel film, con particolare attenzione alle stoffe e agli elementi decorativi dei costumi al fine di ricreare una performance filologicamente corretta.
Jia Ruskaja. La dea danzante.
Giugno 2, 2023La storia della donna diva e icona glamour del Novecento italiano fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza e della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, attraverso foto inedite e documenti mai rivelati.
Il nuovo libro di Gianluca Bocchino racconta in maniera inedita la vita di Jia Ruskaja (1902-1970), fondatrice della più antica Istituzione di Danza sul territorio nazionale: l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Il volume è realizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto 2022 “Storia” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
Il volume – edito da NeoClassica e in libreria dal 15 giugno – costituisce la prima biografia scientifica contenente informazioni e fotografie inedite della danzatrice tartara, giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko.
Danzatrice, coreografa e teorica della danza fondò l’Accademia nel 1948 e successivamente, nel 1963, L’Opera dell’Accademia Nazionale di Danza oggi Fondazione, per prestare assistenza morale e materiale agli studenti.
Grazie alle conoscenze teorico analitiche, intrecciate con le pratiche e la ricerca, Ruskaja ha creato l’impostazione pedagogica e il percorso formativo che oggi sono alla base degli studi coreutici: la sua indagine aperta a un’ottica internazionale fu anticipatrice dell’impostazione universitaria che ha oggi l’Accademia Nazionale di Danza.
Il volume si completa di quattro testimonianze di allieve storiche, che mettono in rilievo l’aspetto umano e pedagogico di Ruskaja.
La postfazione è di Francobaldo Chiocci, noto giornalista e docente della LUISS, che fu ufficio stampa e amico della danzatrice, il quale propone un inedito ricordo di quell’antica amicizia.
Oltre alle informazioni inedite, il volume è corredato da splendide fotografie mai pubblicate, provenienti dall’archivio privato ruskajano.
Dalla quarta di copertina:
Jia Ruskaja (Kerč’ 06/01/1902, Roma 19/04/1970) è stata una danzatrice, coreografa, teorica della danza; ha fondato l’Accademia Nazionale di Danza e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza.
Diva e icona glamour della danza libera italiana, ha intessuto rapporti pubblici e privati con le maggiori personalità della cultura coreutica, artistica e politica nazionale e internazionale.
L’intelligenza e la sagacia le hanno concesso di entrare nel mondo coreutico pur non essendo una danzatrice di formazione, percorrendo con disinvoltura gran parte del Novecento italiano, a partire dagli anni del futurismo, per ritrovarsi regina della danza nel ventennio fascista.
Ha superato la seconda guerra mondiale con non poche difficoltà, entrando negli anni repubblicani attraverso un savoir-faire dal sapore democristiano.
Ruskaja è stata una delle figure più discusse del XX secolo a causa delle sue idee poetiche, artistiche e politiche che nell’Italia repubblicana degli anni Settanta e Ottanta risultavano scomode e anacronistiche.
Sino ad oggi non è stato possibile ricostruire il suo percorso storico-biografico per via delle scarse fonti certe. Con il ritrovamento di nuovi documenti storici da poco analizzati è stato possibile ricostruire in maniera scientifica la vita di Ruskaja.
Oltre alle informazioni inedite, il volume è corredato da splendide fotografie mai pubblicate.
Poetessa della danza è stata una creatura dalla personalità volitiva e attraente, sintesi di varie epoche, etnie e temperamenti in un contrasto di accordi. Tutto questo è Jia Ruskaja: la dea danzante.
L’AUTORE
Gianluca Bocchino, professore e ricercatore, si occupa principalmente di musicologia, archivistica musicale e coreutica. Ha pubblicato saggi e studi sui suoi campi d’indagine, tra questi la monografia Raffaello Baralli principe dei paleografi musicali italiani: studio critico ed inventario dell’archivio (2019).
Professore a contratto presso l’Università di Cassino e dell’Italia Meridionale, collabora con l’Accademia Nazionale di Danza e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza.
Ha dedicato le sue ultime ricerche all’archivio privato Jia Ruskaja, dando vita al presente volume.