Mostra di pittura
Opere di
Simona Gasperini
Leonildo Bocchino
A cura di
Adele Della Sala
8 giugno 2023
Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza
Via delle Terme Deciane 15/A – ROMA
L’arte figurativa per Jia Ruskaja è sempre stata un importante veicolo di Bellezza, laddove l’osservazione e la contemplazione dell’arte pittorica e scultorea di ogni epoca è stata fonte di ispirazione per la sua poetica coreutica. In particolare le sue prime composizioni di danza si ispiravano a bassorilievi ellenici e alle decorazioni figurative della ceramografia greca.
È stata Ruskaja stessa fonte di ispirazione per numerosi artisti a lei contemporanei, da Giacomo Balla a Fortunato Depero, fino a scultori come Egle Pozzi Biginelli e Herbert von Ledermann-Wartberg.
Così come nel 1949, all’indomani della nascita dell’Accademia Nazionale di Danza, Ruskaja bandisce (unitamente con il Ministero dell’Istruzione) un Concorso per un quadro e una scultura di danza per richiamare l’attenzione sui problemi di interpretazione della danza attraverso la lente privilegiata delle arti figurative.
Su questa scia, la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, ha inteso realizzare all’interno del Galà Ruskaja una prima mostra di pittura dal titolo Bellezza: il fascino Ruskaja.
I due artisti coinvolti, Simona Gasperini e Leonildo Bocchino, si sono lasciati ispirare dalla Bellezza di Ruskaja declinando la loro arte pittorica a favore dell’icona ruskajana.
Nella mostra, allestita presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, oltre ad una esposizione di opere figurative, di cui alcune inedite commissionate appositamente per l’occasione, sono esposte anche opere d’arte appartenute alla danzatrice e che oggi fanno parte del patrimonio FAND.
Note sugli artisti
Simona Gasperini è un’artista visiva che ha iniziato a cimentarsi con le mostre con il Collage a partire al 2009: da allora ha ricevuto consensi e critiche positive un po’ ovunque. Vanta una grande esperienza come insegnante e attivatrice culturale presso l’associazione Ultrablù e presso enti di notevole importanza sociale, come Comunità Capodarco (ente di servizi sociali dedicati alla disabilità fisica e mentale minori in stato d’abbandono disagio giovanile famiglie a rischio immigrazione), il CEIS (centro italiano di solidarietà fondato da Don Mario Picchi e dedicato alla cura e all’accoglienza di persone fragili), Ecad (Ebraismo culturale e arti drammatiche legato all’università di Tor Vergata). La sua lunga esperienza professionale la rende perfetta per progetti che mettono l’arte al centro di un discorso umano profondo e inclusivo.
Leonildo Bocchino artista sannita dalla vocazione figurativa; ha appreso dalla scuola di Francesco De Cesare (1940-1993) il piacere per la combinazione dei colori primari e secondari, invadendo le sue tele di figure enormi, non perfette, dal sapore metafisico, senza dimenticare una vena di puro astrattismo. Inizia la sua attività negli anni Sessanta partecipando a concorsi e mostre collettive. La sua poliedricità cromatica lo porta ad esporre in numerose città italiane ed estere (Napoli, Cremona, Piacenza, Roma, Pompei, Parigi, etc). L’equilibrio e l’armonia sono la sua priorità per questo nascono le Grandi Mostre Tematiche: Pompei: emozioni, sognando miti ed eroi (1996); Etruschi: nel Microcosmo dell’Etruria (2005); Sanniti: luci e colori di Leonildo Bocchino (2009); Genius loci (2015); La traviata a colori (2018); Tosca (2021); Jesus Christ Multicolor: i colori di un Dio (2022).