RUSKAJA’S DAY avrà luogo negli spazi del Teatro di Villa Torlonia (via Lazzaro Spallanzani, 1A – Roma), scrigno che racchiude tesori ambientali, artistici, monumentali e storici e che, grazie al suo inserimento nel circuito dei teatri romani gestiti dall’Associazione Teatro di Roma, ospita da sempre eccellenze culturali.
L’intento con cui nasce questa giornata di studio e testimonianze è quello di creare un momento di incontro al centro del quale graviterà la danzatrice e coreografa che per prima ebbe l’intuizione della necessità di fondare l’unica scuola pubblica di danza in Italia. Numerosi saranno i confronti tra esponenti del mondo della danza e non solo che permetteranno di avvicinarsi, anche con percorsi inediti, alla conoscenza della Ruskaja, protagonista indiscussa della vita culturale e artistica del nostro Paese tra gli anni ‘30 e ‘70 del secolo scorso.
All’interno di questa cornice in cui si racchiudono memorie e memoria, non poteva poi mancare la danza, presentata con due azioni performative che avranno il carattere di contemporanee reminiscenze.
La giornata si apre, alle 11:00, con Jia Ruskaja: ricordi e testimonianze incontro dedicato ai racconti di chi ha conosciuto Jia Ruskaja in prima persona; a condurre il timone di questo primo evento mattutino, che vedrà ospiti Lia Calizza, Francobaldo Chiocci, Caterina Comentucci, Maria Gloria Spedaletti e Chiara Zoppolato, la critica di danza e giornalista Rossella Battisti.
A seguire, la prima nazionale di SECRET D’OR (h 12:30), lavoro del coreografo Michele Pogliani che intende celebrare Jia Ruskaja e quel «modo di essere» in grado di coniugare metodo, innovazione e autenticità.
Alle 15:00 si continua con una tavola rotonda moderata da Gianluca Bocchino, dottore di ricerca e studioso della Ruskaja, alla quale prenderanno parte due tra i massimi esponenti della danza italiana nel campo universitario, Alessandro Pontremoli dell’Università degli studi di Torino e Stefano Tomassini di Università IUAV di Venezia, oltre a Elena Casagrande, Mario Gatti e Bianca Romaldi che, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM), hanno organizzato e curato la mostra insieme a Claudia Palma Anton Giulio Bragaglia.
L’archivio di un visionario dedicata al regista teatrale e cinematografico, studioso e scrittore che per primo diede a una quasi sconosciuta Evgenija Borissenko il nome d’arte Jia Ruskaja.
In conclusione, alle 17:30, sarà presentato Omaggio a Jia Ruskaja di Daniela Capacciil risultato finale del laboratorio realizzato con giovani danzatori/coreografi e condotto dalla docente e coreografa Daniela Capacci.